Al Guitar Show 2025 abbiamo trovato strumenti sorprendenti non solo tra le grandi firme, ma anche tra piccoli liutai indipendenti che sperimentano con forme, materiali e idee fuori dal comune
Innovazione non significa solo cambiare forma
Partecipare al Guitar Show significa immergersi in un mondo fatto di Gibson, Fender, Ibanez, Guild, Yamaha e molti altri nomi iconici. Ma accanto a questi giganti, ci sono liutai che sperimentano con coraggio e creatività. Cambiare forma a una chitarra non basta: serve un’idea forte, un’identità precisa. Anche se il contesto fieristico rende difficile valutare appieno il suono, alcuni strumenti hanno catturato la nostra attenzione per la loro estetica e progettualità. Quattro nomi in particolare ci hanno colpito: nei prossimi giorni pubblicheremo alcune interviste per approfondire il loro lavoro. Intanto, ecco qualche impressione dal vivo raccolta durante il Guitar Show.
Biasibetti Guitars & Co.: il fascino del riciclo creativo
Luciano Biasibetti si distingue per l’uso di materiali riciclati e un’estetica rétro davvero originale. Al Guitar Show 2025 le sue chitarre non passavano inosservate: flipper, vetri colorati, lattine di birra e pezzi di scooter convivono con manici d’ispirazione Telecaster. Alcuni strumenti integrano luci o elementi meccanici mobili, fondendo la tradizione con un’anima giocosa. Forme classiche e varianti più eccentriche convivono in un catalogo artigianale unico nel suo genere.


Black Mamba: arte e suono da toccare con mano
Dall’Austria arriva Black Mamba, un liutaio dal nome e dall’accento sudamericano. Le sue chitarre, dipinte a mano, hanno un impatto visivo forte e una costruzione accurata. Al Guitar Show 2025 le abbiamo viste e ascoltate — non suonate da noi — e sembrano davvero promettenti. Strumenti pensati per musicisti con una vena artistica e romantica, che cercano anche nell’estetica un elemento espressivo.

Volete leggere di un liutaio famoso? Qui trovate qualcosa su Ken Lawrence Guitars: il liutaio di James Hetfield
Barbieri Guitars: tra incastri e funzionalità
Barbieri Guitars propone una visione decisamente diversa dello strumento. Le sue chitarre si assemblano con incastri intelligenti, usando pochissime viti. La forma diventa funzionale e interattiva. Allo stand del Guitar Show ci è sembrato di aver colto solo una piccola parte del potenziale nascosto di questi strumenti. Accanto ai modelli sperimentali, Barbieri produce anche chitarre più tradizionali, ma tutte curate nei minimi dettagli.


Jimmy Guitar Factory: un laboratorio di follia e bellezza
Chi ha visitato lo stand di Jimmy Guitar Factory al Guitar Show 2025 ha probabilmente incontrato Stefano, il vulcanico artigiano dietro il progetto. Le sue spiegazioni appassionate raccontano una liuteria fatta di oro in foglia, pickup artigianali, forme ergonomiche e soluzioni fuori dagli schemi. Ogni strumento nasce da una ricerca precisa, estetica e tecnica. Una visita al suo laboratorio a Cesena è quasi d’obbligo per chi vuole capire davvero cosa significa oggi costruire una chitarra in modo indipendente.


