Alcuni esercizi di riscaldamento molto utili prima di una performance, che sia un concerto, un registrazione o un semplice momento di studio personale.
Il riscaldamento prima di suonare, inteso come specifici e brevi esercizi di tecnica che risvegliano le nostre mani, è spesso abbastanza sottovalutato. Probabilmente non sarà necessario effettuarlo ogni qual volta si imbraccia lo strumento, ma ci saranno dei momenti in cui le nostre mani ne sentiranno il bisogno.
Il più delle volte si tratta di una necessità di riprendere contatto con le tecniche di base e con la nostra chitarra.
Andiamo a vedere 3 brevi passaggi per calibrare vari parametri sia per la mano sinistra che per la mano destra.
Riscaldamento iniziale: legato 2-4
Il primo esercizio di riscaldamento che voglio riportare mi fu suggerito durante gli studi presso Conservatorio di Venezia. Nonostante fossi già un musicista con anni di studio alle spalle, come detto in precedenza, sottovalutavo l'aspetto di un riscaldamento semplice con il legato. Nella maggior parte dei casi ero abituato ad eseguire esercizi di coordinazione con plettrata alternata.
Per questo riguarda dunque questo esercizio, invece, cerchiamo di sfruttare il legato. Il nostro obiettivo è risvegliare quelle che potrebbero essere, in un certo senso, le dita deboli: medio e mignolo, cioè 2-4.
Spesso usare queste due dita senza la stabilizzazione fornita dall'indice, può causare fatica. Plettrando soltanto la prima delle due note ed eseguendo poi il legato miglioriamo il timing, valorizziamo l'uso del mignolo e riscaldiamo la mano. Inoltre anche la plettrata ne beneficia essendo meno densa e da poter osservare con calma.

Suggerisco di eseguire l'esercizio partendo dalla prima posizione disponibile, dunque con il medio al 2° tasto. Completata la salita fino alla prima corda, spostiamo il pattern di un tasto in avanti sulla stessa corda e risaliamo fino alla sesta. A questo punto è possibile ripetere l'azione fino ai tasti in prossimità del body o della cassa. Da notare l'importanza della resistenza della mano sinistra che deriva da questo esercizio di riscaldamento. Può essere utile partire da 70 bpm ed eseguirlo in crome, per poi alzare la velocità fino a 120-140 bpm.
Riscaldamento con sweep su 4 corde adiacenti
Il secondo esercizio di riscaldamento che propongo può sfruttare qualsiasi voicing che conosciamo da poter sviluppare su 4 corde adiacenti. Di seguito e segnalerò due posizioni iniziali, abbastanza intuitive poichè geometricamente speculari, tuttavia ribadisco l'infinita possibilità di scelta. Non voglio approfondire questioni armoniche in questa sede, dato che uno dei due voicing è utilizzabile in vari contesti. Per i musicisti più esperti però, voglio ricordare che molte posizioni estratte dalla scala semitono-tono possono essere decisamente utili alla causa del riscaldamento con questa tecnica.


L'idea principale che mi ha portato a sviluppare questo semplice esercizio di riscaldamento è quella di far abbassare la mano destra mentre plettra e dare una continuità di movimento. Molto spesso si possono incontrare più facilmente frammenti in cui si danno 3 plettrate in un senso e la successiva, di richiamo, nel senso inverso. Basti pensare a varie forme di arpeggio di triadi o quadriadi su set stretti.
Per chi non è avvezzo, può essere utile un ripasso del sistema CAGED. Saper invece effettuare 4 plettrate nella stessa direzione, dunque diteggiando l'intera forma, aumenta il nostro controllo dello sweep, abbassa il plettro e ci ricongiunge con il nostro strumento. Se eseguito a velocità medio-bassa, questo esercizio può dare ottimi risultati in termini di timbro e qualità del suono. Come vediamo lo sviluppo suggerito è cromatico.

La Clessidra : un esercizio di plettrata più completo
Il terzo esercizio di riscaldamento che spesso uso prima di concerti e performance con la chitarra elettrica e jazz percorre la forma geometrica di una X o di un 8 in orizzontale. Ecco perchè l'ho ribattezzato clessidra. Il punto di forza di questo esercizio è la completezza del riscaldamento della mano sinistra con l'uso delle dita in tutte le direzioni e la possibilità di approfondire aspetti della plettrata tra alternate ed economy-picking. Ovviamente, assimilate queste tecniche, lo scopo dell'esercizio resta quello di riscaldare in modo veloce e sicuro le nostre mani per la successiva performance.

Sfruttando quelle che erano le due posizioni proposte e combinandole, esploriamo una zona di 4 tasti su 4 corde adiacenti. Eseguiamo la prima diagonale discendente sfruttando lo sweep picking, successivamente sarà d'obbligo la plettrata alternata sul frammento che si sviluppa sulla 4a corda.
E' senza dubbio intuitivo il modo in cui prosegue l'esercizio sfruttando l'altra forma diagonale sulle corde con lo sweep per poi chiudere nell'ultimo settore sulla prima corda con la plettrata alternata nuovamente. Questa volta, anzichè sfruttare lo sviluppo cromatico del pattern, sarebbe opportuno cambiare direttamente il set di 4 corde adiacenti: dunque si passerà al set centrale e poi al set delle 4 corde più basse. Da notare come l'uso delle terzine sia decisamente più congeniale, almeno in una fase iniziale di studio.
Considerazioni ritmiche
E’ certamente utile avere una buona consapevolezza ritmica anche durante gli esercizi di riscaldamento. Riscaldarsi senza considerare il fattore ritmico può essere addirittura controproducente. In un primo momento, come già detto specialmente per i primi 2 esercizi esposti, la via più diretta è la suddivisione in crome. La suddivisione binaria delle crome ci aiuta a distribuire bene le pletratta sulle varie corde, specialmente nel caso delle 4 note ascendenti o discendenti del secondo esercizio. Discorso analogo per l’esecuzione in semicrome, dunque semplicemente raddoppiata.
Tuttavia, come abbiamo visto con l'esercizio Clessidra, è più intuitivo eseguire questo pattern di riscaldamento anche in terzine. Sarebbe dunque il caso, dopo la giusta assimilazione della forma, provare a suonare in crome avendo dunque una sonorità parecchio differente. Analogamente, può essere interessante provare i primi due esercizi in terzine. Miglioreremo così consapevolezza e resistenza.