Per gli strumenti armonici, in particolar modo chitarra e pianoforte, allenare l’orecchio sulla parte armonica è fondamentale. Allenando il vostro orecchio in tal senso potrete, ad esempio, trascrivere velocemente gli accordi dei brani, a volte anche senza l’ausilio dello strumento. Potrete inoltre memorizzare altrettanto velocemente le progressioni armoniche. A livello di ear training uno step fondamentale per arrivare al riconoscimento di quadriadi, accordi estesi e progressioni armoniche, è il riconoscimento delle triadi e dei relativi rivolti.
Tipologie di triadi e rivolti di una triade
Prima di affrontare le tecniche per riconoscere triadi e relativi rivolti ad orecchio; passiamo in rassegna le varie tipologie di triadi, vediamo come si costruiscono, e quali sono i rivolti.
Esistono molte tipologie di triadi, in questo articolo mi limiterò alle quattro triadi principali: maggiore, minore, aumentata e diminuita. Ecco come si costruiscono, la lettera F sta per fondamentale (la nota che da il nome alla triade) e gli intervalli sono sempre calcolati rispetto alla fondamentale:
Maggiore: F - 3mag - 5giu
Minore: F - 3min - 5giu
Aumentata: F - 3mag - 5aug
Diminuita: F - 3min - 5dim
Ecco un esempio di queste quattro triadi sul pentagramma realizzato a partire dalla fondamentale DO.
Avete bisogno di un ripasso degli intervalli? Cliccando qui troverete un articolo dedicato all’argomento.
Passiamo adesso ai rivolti. Esistono 2 rivolti di una triade: il primo rivolto ed il secondo rivolto. I rivolti possono essere applicati ad ogni tipo di triade. Il primo rivolto si costruisce partendo dalla posizione fondamentale della triade e spostando di un’ottava la voce più bassa (la fondamentale). Il secondo rivolto si costruisce partendo dal primo rivolto e applicando lo stesso spostamento della voce più bassa (in questo caso la terza):
Posizione fondamentale: F - 3 - 5
Primo rivolto: 3 - 5 - F
Secondo rivolto: 5 - F - 3
Ecco un esempio, sul pentagramma, della posizione fondamentale e dei due rivolti della triade maggiore di DO.
Riconoscere triadi maggiori e minori in posizione fondamentale
La prima cosa che si impara a riconoscere sono le triadi maggiori e minori in posizione fondamentale. Molti di voi sanno già riconoscere queste triadi senza l’ausilio di particolari tecniche. Infatti la triade maggiore ha suono più brillante che si può definire “allegro" o “gioioso” mentre la triade minore ha un suono più cupo che si può definire “triste”. Questo, però, non è di certo un metodo empirico funzionale. Qualcuno di voi potrebbe non associare cosi facilmente il suono di una triade alle caratteristiche sopra elencate, sopratutto se è la prima volta che affronta questo argomento, oppure se è da poco che suona uno strumento.
Il metodo empirico che sto per proporvi per riconoscere triadi e rivolti ad orecchio, si basa sugli intervalli e sul loro riconoscimento ad orecchio. Se non sapete di cosa sto parlando è assolutamente necessario visionare questo articolo, prima di andare avanti con la lettura.
Per riconoscere una triade maggiore o minore in posizione fondamentale, è sufficiente cantare le note che compongono la triade, dopo averla ascoltata, e soffermarsi sulle prime due note. Se cantando le prime due note, riconoscete un intervallo di terza maggiore la triade è maggiore, viceversa se riconoscete un intervallo di terza minore la triade è minore. L’intervallo di quinta che si genera tra la prima e l’ultima nota della triade sarà sempre un intervallo di quinta giusta nel caso di triadi maggiori e minori.
Un esercizio preparatorio importante
Cantare le note che compongono una triade può sembrare semplice ma non lo è affatto. Consiglio pertanto di allenarsi inizialmente provando, dopo averla ascoltata più volte, a cantare le note che compongono una triade in stato fondamentale, partendo sempre dalla nota più bassa. Potete farlo utilizzando un pianoforte una chitarra, oppure avvalendovi di teoria.com sezione ear training-chords-triads. Quando siete sicuri di essere in grado di cantare correttamente le note che compongono una triade in stato fondamentale, partendo dalla nota più bassa; passate al riconoscimento delle triadi maggiori e minori con gli intervalli.
Aggiungiamo le triadi aumentate e diminuite in posizione fondamentale
Quando aggiungiamo al riconoscimento le triadi aumentate e diminuite, il metodo non cambia anche se richiede uno step in più per il riconoscimento degli intervalli interni. In questo caso, dopo aver cantato le note che compongono la triade, è necessario soffermarsi prima sull’intervallo di terza generato dalle prime due note; poi sull’intervallo di quinta generato dalla prima e dall’ultima nota.
Ecco un esempio sul pentagramma relativo alla triade aumentata e diminuita di DO.
Partiamo sempre dal riconoscimento dell’intervallo di terza, generato dalle prime due note della triade:
- se è un intervallo di terza maggiore avete due possibilità: triade maggiore o triade aumentata. A questo punto passate all’intervallo di quinta: se è una quinta giusta la triade è maggiore, se è una quinta aumentata la triade è aumentata.
- se è un intervallo di terza minore avete invece altre due possibilità: triade minore o triade diminuita. A questo punto passate all’intervallo di quinta: se è una quinta giusta la triade è minore, se è una quinta diminuita la triade è diminuita.
Per allenarsi sul riconoscimento delle quattro tipologie principali di triade, in stato fondamentale, ad orecchio consiglio sempre l’uso di teoria.com
Con la pratica e lo studio raggiungerete degli ottimi risultati. Ad un certo punto sarete addirittura in grado di riconoscere una qualsiasi triade in stato fondamentale senza l’ausilio degli intervalli interni. A volte sarete in grado di farlo senza nemmeno cantare le note. Ma per i primi periodi vi consiglio caldamente di seguire questo metodo.
Riconoscere i rivolti di una triade maggiore o minore
Iniziamo col dire che finché non siete in grado di riconoscere perfettamente e velocemente le triadi maggiori e minori in stato fondamentale, è del tutto inutile e controproducente fare questo tipo di esercizio.
Anche in questo caso il metodo per riconoscere i rivolti è basato sugli intervalli interni. Come sempre sarà necessario cantare correttamente le note che compongono il rivolto.
Analizziamo gli intervalli che si generano tra le note all’interno di una triade maggiore e minore in stato fondamentale:
Adesso analizziamo gli intervalli all’interno di una triade maggiore e minore in primo rivolto
Ed infine gli intervalli all’interno di una triade maggiore e minore in secondo rivolto
Se cantando le note interne al rivolto riconoscete un intervallo di terza minore + un intervallo di quarta giusta; siamo in presenza di un primo rivolto maggiore. Se trovate invece un intervallo di terza maggiore + un intervallo di quarta giusta; siamo in presenza di un primo rivolto minore.
Analogamente, se cantando le note interne al rivolto riconoscete un intervallo di quarta giusta + un intervallo di terza maggiore; siamo in presenza di un secondo rivolto maggiore. Se trovate invece un intervallo di quarta giusta + un intervallo di terza minore; siamo in presenza di un secondo rivolto minore.
Metodi alternativi per riconoscere i rivolti
Se siete in grado di riconoscere se una triade, indipendentemente dal rivolto, è maggiore o minore direttamente dal suono e senza bisogno di cantare le note; vi suggerisco un paio di metodi alternativi più veloci per riconoscere i rivolti. Sempre cantando le note che compongono la triade, possiamo fare attenzione a:
- La posizione della nota fondamentale. Se la fondamentale è al basso la triade è in stato fondamentale, se la fondamentale è al canto la triade è in primo rivolto se la fondamentale è centrale la triade è in secondo rivolto. Ciò presuppone riconoscere quali delle tre note è la fondamentale, ma è abbastanza semplice ed intuitivo in quanto la fondamentale di una triade ha un suono altamente stabile. Inoltre è la nota da cui posso costruire appunto una triade maggiore o minore, o addirittura una scala maggiore o minore. Ecco un esempio, sul pentagramma, relativo alla triade maggiore di DO e ai suoi rivolti:
- La nota che c’è al basso. Se al basso abbiamo la fondamentale la triade è in stato fondamentale, se al basso c’è la terza la triade è in primo rivolto, se al basso c’è la quinta la triade è in secondo rivolto. Questo metodo a mio avviso è meno efficace perché presuppone di saper riconoscere tutti i gradi di una triade maggiore o minore; cosa non banale. Ciononostante, se avete fatto molto esercizio sulle triadi in stato fondamentale, è probabile che siate in grado di distinguere fondamentale, terza e quinta all'interno di una triade. Ecco un esempio, sul pentagramma, relativo alla triade maggiore di DO e ai suoi rivolti:
Come sempre per esercitarvi affidatevi a teoria.com oppure registrate delle triadi in stato fondamentale e con i relativi rivolti sul vostro strumento. Buon lavoro e alla prossima.